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"Da 100 anni al fianco delle donne, al servizio per la vita"

  • mbe793
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 5 min

Centinaia di volontarie dell'Acisjf proventi da tutta Italia sabato 15 novembre alle ore 9.30 si ritroveranno a Roma, a Palazzo Lateranense (Piazza Giovanni Paolo II, Sala della Conciliazione), nell’ambito del Giubileo dei poveri, per raccontare la loro storia.

Al centro dell’incontro, la presentazione del libro “Maria che scende dal treno” (Edizioni Universitarie Romane) della giornalista e scrittrice Anna Mirella Taranto e la proiezione del video “Acisjf, con le donne, per le donne, da oltre un secolo” per la regia di Gianfelice Martini

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“Oggi l’Acisjf è presente in Italia con 16 comitati locali che rispondono ai bisogni specifici dei territori in cui operano – spiega la Presidente Nazionale Simona Saladini -. Lavoriamo in rete tra di noi e con le istituzioni civili e religiose. In questi anni abbiamo aiutato oltre 17mila donne e abbiamo seguito circa 6mila giovani attraverso gli uffici che operano nelle stazioni ferroviarie. Abbiamo servito più di 40mila pasti e diamo ospitalità nelle nostre 13 case di accoglienza con 530 posti letto disponibili”.

Un’azione di volontariato maturo, quello dell’Acisjf, che non è mai stato mera assistenza caritativa, ma che “per rispondere alle esigenze delle donne di ogni tempo, nel corso della sua lunga storia, ha sempre cercato di capire prima di agire, utilizzando i metodi di indagine culturale per vivere con intelligenza ricca di fede la trasformazione della condizione femminile. Con questo spirito abbiamo elaborato forme di volontariato che accogliessero i nuovi bisogni e le nuove attese delle giovani, rinnovando ogni volta anche la coscienza e le competenze delle responsabili attraverso una formazione specifica” aggiunge la Presidente Saladini.

I servizi oggi attivi vanno dal collegio universitario agli uffici di stazione fino alle iniziative contro l’emergenza freddo, dalle attività formative in ambito professionale agli affidi diurni, al sostegno scolastico; dall’accoglienza delle giovani che dal sud Italia accettano 15 giorni di supplenza in una scuola del nord pur di lavorare alla presa in carico delle donne migranti, all’accompagnamento delle gestanti e delle madri con bambino.

Come sottolinea l’autrice del libro Anna Mirella Taranto “scrivere questo libro è stato un viaggio straordinario nel cuore di una solidarietà femminile spesso sconosciuta. Ascoltandole ho incontrato un mondo di donne che, ispirate dal Vangelo, trasformano la fede in una militanza silenziosa, ma forte e determinata”.

“L’attenzione concreta e quotidiana all’accoglienza delle donne in difficoltà, lontane da casa e spesso lasciate sole, rappresenta la linfa vitale del nostro volontariato – spiega Monsignor Andrea Manto, assistente ecclesiastico nazionale di Acisjf -. In ogni incontro, in ogni parola di conforto e in ogni sguardo di comprensione, si rinnova la scelta di donare tempo e ascolto, rispondendo alle ferite dell’anima e del corpo, ma con una cura che sa farsi presenza viva, proprio come nella parabola del buon samaritano. In questo modo, la fede si incarna nella realtà e diventa motore di cambiamento, capace di accendere nuova speranza”.

Durante l’incontro, introdotto da Simona Saladini, Presidente Acisjf, interverranno: il Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale per la Diocesi di Roma, che firma la prefazione al volume; Mons. Andrea Manto, Assistente Ecclesiastico Nazionale Acisjf; Simona Baldassarre, Assessore alle Pari Opportunità e Famiglia della Regione Lazio; il giornalista Fabio Zavattaro; Marialuisa Sergio, Docente di Storia Contemporanea all’Università Roma Tre. Concluderà Eugenia Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità. Sarà presente l’autrice Anna Mirella Taranto.


Un pò di storia

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La storia dell’Acisjf inizia a Torino nel 1902 da un gruppo di signore benestanti, guidate dall’intuizione del beato Giuseppe Toniolo e di Rodolfo Bettazzi, sulla scia di quanto stava avvenendo in Baviera, Francia, Germania, Inghilterra, Austria, Lussemburgo, Paesi Bassi, Scandinavia e Romania. Qui, infatti, negli stessi anni venivano fondati i comitati nazionali della prima Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane (Acisjf), che era nata in Svizzera a Friburgo nel 1897 lper iniziativa della nobildonna Louise de Reynold. Di certo una risposta alle sollecitazioni venute dall'enciclica Rerum novarum di Leone XIII, che per la prima volta aveva affrontato in modo organico le questioni sociali. Oggi l’Acisjf è un’organizzazione non governativa riconosciuta con statuti speciali sia presso il Consiglio d’Europa che all’Unesco. Nel 1945, esattamente ottant’anni fa, l’Associazione in tutta Italia vive una profonda trasformazione legata ai grandi mutamenti politici, sociali e culturali del dopoguerra. Il cambiamento della condizione femminile incide sull’Associazione in duplice modo: da una parte perché nuovi bisogni e nuove attese delle giovani si affacciano e dall’altra perché una nuova coscienza delle responsabili apre prospettive nuove e più ampie. L’Associazione così si impegna nei confronti di alcune leggi: il diritto delle donne al voto, l’eliminazione delle case chiuse, l’apertura di tutte le carriere alle donne, l’adozione. “Lo spirito internazionale continua a caratterizzarci ancora oggi – spiega la Presidente Nazionale Simona Saladini -. Basti pensare che l’Associazione è presente e attiva in Europa, Medio Oriente, America Latina e Africa ed ha osservatori nei due centri principali delle Nazioni Unite, Ginevra e New York”.


Presenza attiva al GIUBILEO DEI POVERI 

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“Il Giubileo dei Poveri 2025 è occasione preziosa per offrire questa testimonianza di donne al servizio di altre donne” in quanto le loro storie sono “segni di speranza tra i mille volti della povertà vissuta e narrata dalla voce di chi ha saputo rialzarsi e di chi ha saputo tendere loro una mano”, scrive nella prefazione al libro “Maria che scende dal treno” di Anna Mirella Taranto il Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale per la Diocesi di Roma. In un mondo segnato da povertà, guerra, degrado climatico, ambientale e sociale, infatti, sottolinea il Cardinale, “le donne pagano prezzi altissimi e sono particolarmente fragili e vulnerabili”; “doppiamente povere, come ci ricorda Papa Leone XIV nella prima Esortazione apostolica Dilexi te citando le parole di Papa Francesco, perché quando soffrono situazioni di esclusione, maltrattamento e violenza, spesso si trovano con minori possibilità di difendere i loro diritti”.


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Come spiega la Presidente Nazionale Simona Saladini, “è proprio a partire da questa consapevolezza che sette anni fa è nata la Valigia della Speranza, un progetto di rete che consiste nel donare ad una donna una valigia, ovvero gli strumenti per rimettersi in cammino. In occasione della Giornata Mondiale dei Poveri istituita da Papa Francesco, e che ricorre ogni anno la trentatreesima domenica del Tempo Ordinario, ogni comitato Acisjf sceglie un percorso per ridare speranza a una donna che ne ha estremo bisogno. Perché la dignità di una persona può essere restituita con piccoli gesti concreti che portano forza e coraggio”.


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Per celebrare in modo pieno il Giubileo dei poveri 2025 l’Acisjf ha organizzato una tre giorni di riflessione e preghiera che prevede il passaggio della Porta Santa di Santa Maria Maggiore, della Basilica di San Giovanni in Laterano e della Basilica di San Pietro. Un pellegrinaggio simbolico che si concluderà domenica alle ore 10.00 con la partecipazione dei volontari Acisjf provenienti da tutta Italia alla Messa in occasione della nona Giornata Mondiale dei Poveri presieduta nella Basilica di San Pietro da Papa Leone XIV.

 
 
 

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